
Villa Centofinestre
nacque agli inizi del settecento come residenza di campagna dei
Marchesi Accorretti. Da questi pervenne per via dotale ai Conti
Carradori i quali, alla fine del secolo, ne intrapresero
l’ampliamento, affidandone il restauro all’architetto Pietro Ghinelli,
noto esponente della corrente vanvitelliana nelle Marche.
L’essenzialità del neoclassicismo della villa richiama la semplicità e
linearità dello stile attico. Le grottesche dei soffitti racchiudono
scorci di paesaggi marchigiani e vedute della proprietà Carradori. Le
decorazioni delle pareti richiamano motivi neoclassici di scene pompeiane,
sull’eco dei recenti scavi di Pompei. Caratteristica dell’impianto scenico
della villa, presente nelle decorazioni, nel teatro di verzura e
nell’intero parco, è il tema del gioco che giustifica il nome originario
di Casino di Delizie.
Il
grandioso parco, tutto ideato per il piacere degli ospiti, si articola nel
teatro di verzura di cipressi, nelle terrazze del giardini all’italiana,
nelle piscine, nei percorsi ludici tra casa della scimmia e giochi
meccanici, selva di caccia con torri di appostamento alla selvaggina
di passo, sale da tè, porticati, sale da gioco, serre e boschetti adorni
di chioschi, panchine e busti di pietra, il tutto nel più puro stile
arcadico.
Dopo
più di cinquant’anni di abbandono, la Marchesa Antonella Rangoni
Machiavelli, ha di recente restaurato il complesso di Villa
Centofinestre per riportarlo al suo antico splendore. |